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31/05/2024

Lancia

Anno fondazione 1906

Lancia

Lancia: Storia di Innovazione, Passione e Rinascita

Gli albori (1906-1920)
Vincenzo Lancia, pilota e ingegnere autodidatta, fondò la Lancia & C. Fabbrica Automobili a Torino nel 1906. Il primo modello, la “12 HP” (Alfa), presentato nel 1908, mostrava già caratteristiche tecniche avanzate. Lancia si distinse fin da subito per l'attenzione ai dettagli e le innovazioni, come dimostrò la Theta (1913), prima auto europea con impianto elettrico completo. Durante la Prima Guerra Mondiale, l’azienda si adattò alla produzione di veicoli militari, confermando la sua solidità ingegneristica.

L’età d’oro dell’innovazione (1920-1955)
Tra le due guerre mondiali, Lancia rivoluzionò il settore automobilistico. Il modello simbolo fu la Lambda (1922), prima auto con scocca portante, sospensioni anteriori indipendenti e freni su tutte le ruote. Negli anni ’30 seguirono modelli iconici come Dilambda, Artena e Astura. La Aprilia (1937) fu un altro capolavoro tecnico con carrozzeria monoscocca e motore V4. Dopo la morte di Vincenzo Lancia nel 1937, il figlio Gianni ne raccolse l’eredità. Nonostante i danni della Seconda Guerra Mondiale, l’azienda si riprese rapidamente. Nel dopoguerra nacque l’Aurelia (1950), la prima auto con motore V6 di serie, seguita dalla lussuosa Flaminia (1957).

L’era delle sfide e il boom nei rally (1955-1980)
Nel 1955, per difficoltà economiche, Lancia fu venduta alla famiglia Pesenti. Negli anni ’60 vennero lanciati modelli innovativi come la Flavia (1961) e la Fulvia (1963), quest’ultima protagonista nei rally: con la Fulvia Coupé HF, Lancia vinse il Campionato Internazionale Costruttori nel 1972.
Nel 1969 Lancia fu acquisita dal Gruppo Fiat, che permise alla casa torinese di modernizzarsi senza perdere la sua identità. Nel 1973 nacque la mitica Stratos, progettata esclusivamente per vincere nei rally. Con il motore Ferrari Dino, vinse tre mondiali consecutivi (1974-76). Gli anni ’80 furono il periodo d’oro nei rally: la Rally 037 (1982) fu l’ultima auto a trazione posteriore a vincere un mondiale (1983). Poi arrivò la leggenda: la Delta HF Integrale, che dominò il Mondiale Rally dal 1987 al 1992, vincendo sei titoli costruttori consecutivi, record tuttora imbattuto.

Il declino e la rinascita (1990 – oggi)
Nonostante i trionfi sportivi, negli anni ’90 Lancia entrò in crisi. Modelli come Dedra, Ypsilon e Lybra non ebbero il successo sperato. L’ultima grande ammiraglia fu la Thesis (2002), apprezzata per il design ma poco diffusa. Nel 1993 Lancia si ritirò dai rally, segnando la fine di un’epoca.
Nei decenni successivi, la gamma si ridusse drasticamente e la produzione si concentrò sulla Ypsilon, venduta solo in Italia. L’accordo con Chrysler (2011) per rimarchiare modelli americani come la Thema e la Voyager fu un fallimento.
Tuttavia, con la nascita del gruppo Stellantis (2021) e sotto la guida del CEO Luca Napolitano, è iniziato un piano di rilancio ambizioso. Lancia punta ora a tornare nel segmento premium, con focus su design, sostenibilità e innovazione tecnica, ritrovando lo spirito pionieristico che l’ha resa celebre.