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03/06/2024

Matra

Anno fondazione 1941-2003

Matra

La storia della casa automobilistica Matra è una narrazione affascinante di innovazione, ingegneria, successi sportivi e trasformazioni industriali. Il nome "Matra" è l'acronimo di Mécanique Aviation Traction, e fin dalle sue origini l'azienda non si è limitata al solo settore automobilistico.

Dalle origini all'ingresso nel mondo dell'auto
Matra nasce in Francia nel 1941, ereditando la CAPRA (Compagnie Anonyme de Production et de Réalisations Aéronautiques) fondata nel 1937. Inizialmente, l'attività principale è legata al settore militare e aerospaziale. La diversificazione arriva nel 1962, quando l'azienda decide di avventurarsi nel campo dell'automobile.

Il punto di svolta avviene con l'alleanza con René Bonnet, un pilota e costruttore artigianale che Matra finanzia per la produzione di vetture sportive. La collaborazione porta alla realizzazione della Matra Djet, un'auto innovativa per l'epoca, dotata di motore centrale e carrozzeria in vetroresina. Poco dopo, Bonnet abbandona il progetto e Matra acquisisce la sua piccola azienda, dando vita a Matra Sports.

L'epoca d'oro e i successi sportivi
La Matra si distingue rapidamente nel mondo delle corse. Il suo team ufficiale, attivo fino al 1972, ottiene risultati eccezionali, tra cui:

La vittoria di tre edizioni consecutive della 24 Ore di Le Mans (dal 1972 al 1974) con la serie di prototipi MS670.

Due titoli nel Campionato Mondiale Marche.

In Formula 1, la Matra vince il campionato costruttori nel 1969 con la MS80, pilotata da Jackie Stewart. I motori V12, un vero e proprio simbolo dell'azienda, diventano famosi per il loro suono inconfondibile e le loro prestazioni.

I modelli di serie e le collaborazioni
Parallelamente all'impegno agonistico, Matra produce una serie di vetture di serie che si contraddistinguono per l'originalità e le soluzioni tecniche innovative:

Matra M530: Prodotta in collaborazione con Ford e poi con Chrysler. Era una coupé sportiva a motore centrale, pensata per un uso quotidiano. Il nome "530" si riferiva a un missile aria-aria.

Matra-Simca Bagheera: Lanciata nel 1973, in partnership con Simca. La sua caratteristica più insolita era l'abitacolo a tre posti affiancati, una soluzione audace per l'epoca.

Matra-Simca Rancho: Un vero e proprio precursore dei moderni SUV. Presentata nel 1977, univa un telaio e una meccanica da veicolo commerciale (la Simca 1100 VF2) a una carrozzeria in vetroresina, creando un mezzo pratico e versatile, economico da produrre ma dall'aspetto importante.

Talbot Matra Murena: Erede della Bagheera, prodotta dal 1980 al 1984. Manteneva la configurazione a tre posti affiancati ma con un telaio galvanizzato per risolvere i problemi di corrosione del modello precedente.

La svolta con Renault e la fine
A metà degli anni '80, Matra stringe una nuova collaborazione, questa volta con Renault. Da questa partnership nasce un'auto che rivoluzionerà il mercato: la Renault Espace. Matra si occupa del progetto e della produzione del modello, che si rivela un successo commerciale straordinario, creando di fatto il segmento delle monovolume in Europa.

Il declino inizia quando Renault decide di internalizzare la produzione della Espace. Matra si dedica allora al progetto della Renault Avantime, una coupé monovolume audace e innovativa, ma dal successo commerciale molto limitato. Questo insuccesso segna l'inizio della fine.

Nel 2003, la divisione ingegneristica di Matra viene acquisita da Pininfarina. Il marchio automobilistico, dopo una storia ricca di successi sportivi e modelli iconici, cessa la produzione di veicoli. Oggi, il patrimonio di Matra è conservato nel museo di Romorantin, dove è possibile ammirare i suoi modelli storici e comprendere l'eredità di un marchio che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'automobile.