X
03/06/2024

Vignale

Anno fondazione 1946

Vignale

La storia della carrozzeria Vignale è un capitolo affascinante e significativo del design automobilistico italiano, caratterizzato da creatività, innovazione e un destino segnato da eventi sfortunati e passaggi di proprietà

Gli inizi e l'ascesa
Alfredo Vignale, nato nel 1913, si formò come "battilastra", un artigiano esperto nel modellare i metalli, presso stabilimenti di prestigio come quelli di Farina e Pininfarina. Questa esperienza gli permise di sviluppare una profonda conoscenza dei materiali e un'abilità unica nel "scolpire" carrozzerie.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in un'Italia in piena ricostruzione, Alfredo Vignale fondò la Carrozzeria Vignale & Co. il 26 ottobre 1946 a Torino. Il suo atelier si specializzò rapidamente nella produzione di auto fuoriserie su misura, distinguendosi per l'eleganza, la cura dei dettagli e le linee fluide e audaci.

Le collaborazioni e i capolavori
Negli anni '50, la Carrozzeria Vignale si affermò come uno dei nomi più importanti nel panorama del design automobilistico mondiale. Il suo successo fu il risultato di importanti collaborazioni con le principali case automobilistiche italiane e non solo:

Ferrari: Vignale ebbe un sodalizio particolarmente fruttuoso con Enzo Ferrari, realizzando versioni esclusive e prototipi per modelli come la Ferrari 166 e la 375 America. Il suo stile, spesso influenzato dal designer Giovanni Michelotti, contribuì a definire l'estetica delle "Rosse" di Maranello in quegli anni.

Lancia: Molti dei modelli Lancia furono vestiti con carrozzerie Vignale, che seppe esaltare l'eleganza e la raffinatezza intrinseche di queste vetture.

Maserati: Anche Maserati si affidò a Vignale per la produzione di modelli iconici come la 3500 GT e la Mexico.

Altri marchi: La carrozzeria lavorò anche su telai di marchi come Alfa Romeo, Fiat e persino su alcune prestigiose case automobilistiche americane, dimostrando la sua versatilità e il suo talento nel plasmare diversi stili.

Con l'aumento delle commesse, l'azienda si trasferì da Torino a Grugliasco in un impianto più grande, continuando a produrre sia prototipi unici che piccole serie di vetture, alcune delle quali venivano vendute con il marchio Vignale stesso. Un esempio celebre è la Vignale Gamine, una piccola spider basata sulla Fiat 500.

Il declino e la fine
Il successo di Vignale iniziò a vacillare negli anni '60, a causa dei cambiamenti nel mercato automobilistico e delle crescenti difficoltà economiche. La fine arrivò tragicamente il 16 novembre 1969, quando Alfredo Vignale morì in un misterioso incidente stradale.

Dopo la sua scomparsa, il marchio fu acquisito dall'imprenditore argentino Alejandro De Tomaso, che lo unì alla carrozzeria Ghia, altra azienda da lui controllata. Sotto la gestione di De Tomaso, la Carrozzeria Vignale continuò a operare per alcuni anni, ma il suo destino era segnato. Nel 1973, la Ford Motor Company acquisì sia Ghia che Vignale, mantenendo il nome Ghia per gli allestimenti di lusso e abbandonando di fatto il marchio Vignale come carrozziere.

Nel dicembre 1974, la Carrozzeria Vignale chiuse definitivamente i battenti.

La rinascita del nome
Dopo decenni di inattività, il nome "Vignale" è stato rispolverato da Ford. A partire dal 2013, il marchio è stato riutilizzato per identificare i modelli di punta della gamma Ford, contraddistinti da finiture di lusso, materiali pregiati e una cura artigianale tipica delle fuoriserie del passato. Questo utilizzo del nome "Vignale" onora il suo retaggio di eleganza e design, sebbene non abbia più nulla a che fare con l'originale attività di carrozzeria indipendente.